Produzioni teatrali - Il Medico per Forza

Il Medico per forza (1666) è un esilarante meccanismo teatrale dove la comicità nasce dalle situazioni e dalle azioni che i personaggi rappresentano sulla scena. Molière, grande conoscitore dell' animo umano inventa una farsa dal ritmo incalzante racchiusa in tre atti brevi, apparentemente destinata al divertimento puro e al lieto fine, ma velata da un ammonimento per il pubblico "diffidate dei ciarlatani, e dei millantatori, non siate creduloni!"
Sganarello personaggio vitale e camaleontico, utilizza la parola come arma per raggiungere i propri scopi e ricondurre a proprio favore le situazioni in cui si trova. E' facile a menar le mani con la moglie che, stanca delle botte, decide di vendicarsi, facendolo passare per medico. Sganarello, invitato a curare una ragazza che è diventata muta, si mostra sorpreso, riluttante.. . ma in seguito a delle sonore bastonate, accetta, sfoderando uno strampalato e incomprensibile gergo medico infarcito da un insensato latino maccheronico, che facilmente riesce a suscitare negli spettatori delle risate liberatorie. Il finale è a lieto fine. Sganarello continuerà a svolgere la sua attività di medico e a conclusione della farsa esclamerà tronfiamente: "... d'or innanzi abbiate il rispetto dovuto ad un uomo della mia importanza...poiché la collera di un medico è più terribile di quanto si possa immaginare!"

NOTE DI REGIA
La natura della farsa è semplice e basata sul ritmo, tuttavia i personaggi sono ancora oggi estremamente attuali e appartengono ad una umanità senza tempo con i vizi e le debolezze di sempre. Molière li dipinge a tinte forti esagerandone i difetti e dando vita ad una galleria di mostri che dalla finzione teatrale sconfina nella realtà. La comicità scaturisce dal mettere in ridicolo il potere e la presunzione dei dottori di fronte all'ignoranza e all'inferiorità dell'uomo comune, secondo la prassi molieriana di rappresentare archetipi fondamentali, dal Misantropo al Malato, dall'Avaro al Tartufo al Servitore.......per ridicolizzare i vizi e l'ipocrisia dell'essere umano.
Realizzare uno spettacolo da un testo di Molère è sempre stato per noi un grande desiderio, quasi un'esigenza profonda di avvicinarci a radici che sentiamo anche nostre. L'essere nati e vissuti in una terra di confine ha fatto di noi, gente del ponente ligure, il risultato di una strana mescolanza tra Italiani e Francesi, con caratteristiche che rivendichiamo come del tutto nostre e peculiari. La nostra lingua ne è una prova: molte parole del nostro dialetto si ritrovano nella lingua francese. Per questo motivo abbiamo voluto che i personaggi di Luca e di sua moglie Giacomina parlassero il dialetto del ponente ligure, anziché quello del centro Italia come riportato nella traduzione in italiano della commedia. Tra l'altro la nostra parlata è tra quelle italiane una delle più soggette al rischio di estinzione, per cui in noi è anche l'intento di collaborare a mantenere vivo il dialetto e di preservarlo il più a lungo possibile.
La farsa è preceduta da un breve prologo liberamente tratto dall'opera "L'improvvisazione di Versailles" (1664), dove in scena appare lo stesso Molière con gli attori della compagnia prima dello spettacolo. Abbiamo cercato così di avvicinarci il più possibile all'autore, al mondo in cui viveva e lavorava, agli stati d'animo e alle inquietudini che lo attraversavano; parlare con la sua voce, provare le sue stesse emozioni: il sogno di fare rivivere anche solo per un momento l'anima di Molière. Una curiosità: nell'allestimento della commedia del 1666, oltre al personaggio di Sganarello che era chiaramente impersonificato dal signor Molière, le parti di Martina, Geronte e Leandro erano rispettivamente interpretate da Mademoiselle De Brie, Monsieur Du Croisy e Monsieur La Grange.

Personaggi e Interpreti:
 

PERSONAGGI        INTERPRETI
Molière   Sganarello Gianni Oliveri
M.lle De Brie Martina Livia Carli
Du Croisy signor Roberto Vincenzo Russo
La Grange Valerio Max Mao
Du Parc Luca Gianluca Gandolfo
Du Croisy Geronte Vincenzo Russo
M.lle Bejart Giacomina Silvia Bregliano
M.lle Molière Lucinda Federica Siri
La Grange Leandro Max Mao
Brécourt Tebaldo Sergio Raimondo
Pierino Martino Gonzales
Michele Garibbo
 
 
Tecnici luci: Matteo Oliva
Tecnico audio: Italo Cotta
Scenografie: Elio Marchese
Costumi: Giovanna Faraone
Regia: Livia Carli e Gianni Oliveri

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